
1) sarebbe stato introdotto in Inghilterra dai Celti già nel 2000 a.C.
2) già presente in Inghilterra almeno 600 anni prima del 55 a. C. anno in cui le truppe romane di Cesare iniziarono l'invasione di quei territori. Le legioni romane si trovarono di fronte a dei cani molto grandi, dotati di forza straordinaria, molto simili ai mastini assiro-babilonesi. Impressionati e allo stesso tempo affascinati da questi animali, dopo la conquista del territorio inglese, i Romani decisero di portare alcuni soggetti a Roma per utilizzarli in combattimenti con bestie feroci.
3) deriverebbe dai molossi greco romani, portati in Inghilterra dai Romani stessi nel 55 a. C. per la conquista delle Isole Britanniche.
Dopo la caduta dell’impero Romano, il Mastiff veniva usato come cane da guardia nelle corti; addirittura negli anni che vanno dal 995 al 1035, durante il Regno di Re Knud il Grande, in ogni villaggio doveva essere presente almeno un mastino per salvaguardare e proteggere la vita di uomini e bestiame.
Dopo Re Knud anche Enrico III , Re d’Inghilterra, (1207-1272) lo usava per la caccia, e a questo scopo gli esemplari venivano mutilati di tre dita al piede anteriore al fine di impedire loro di aggredire la selvaggina. In realtà il nome Mastiff fu definito solo dopo il 1300, prendendo il posto al nome di Mastin e prima ancora di Ban Dog, cioè cane da catena. Da quegli anni in poi e comunque dal 1400/1500 circa si incominciò in modo importante a selezionare il Mastino Inglese, addirittura nel 1515 la famiglia Legh fece costruire il Castello di Lymehall, oggi un vero e proprio museo, un opera d’arte di sculture, disegni, fotografie e quadri, tutto sul mastino inglese.
Da quegli anni e per circa mezzo secolo il Mastiff attraversò momenti di splendore in quanto considerato ottimo cane da guardia e protettore della famiglia. Purtroppo, alcuni "signori" poco nobili pensarono di usarlo per i combattimenti di orso o leone contro tre o più mastini.
Ovviamente, in quegli anni, si utilizzarono spesso incroci per migliorare una o più caratteristiche. I bulldog vennero utilizzati per aumentare la potenza della presa, i Bloodhound per l’olfatto, e il San Bernardo per aumentare la taglia.
Solo alla fine del 1800 il Mastiff cominciò ad essere allevato in purezza anche se ogni tanto veniva immesso ancora sangue delle razze sopra menzionate al solo scopo di interrompere la consanguineità.
Nel 1833 venne fondato l’Old English Mastiff Club, OEMC, il Club più antico in Inghilterra e che da quel momento in poi tutelerà la razza.
Nei primi del '900 la maggior parte degli allevatori inglesi si trovò d’accordo nel definire la lunghezza del muso, fino a quel tempo ancora poco definita. Doveva essere il 33% della lunghezza dell’intera testa.
Purtroppo, con la venuta della prima guerra Mondiale, il Mastiff ebbe un crollo e fu necessario immettere sangue di bullmastiff, razza ottenuta dall’incrocio tra il Mastiff e il Bulldog Inglese, e ancora di San Bernardo.
Negli anni 1930 e 1940 la razza tornò di nuovo in voga, ma durante la seconda guerra Mondiale la situazione precipitò di nuovo e il risultato fu devastante per questa razza. Infatti finita la guerra, in Inghilterra rimase solo una cagna in grado di riprodursi, e grazie all’intervento della Sig.ra Nora Dickin, allora Segretaria del Kennel Club Inglese, con fatica e impegno riuscì a riportare un maschio e una femmina dall’America, inviati precedentemente per salvaguardarli dall’estinzione.
Fu la rinascita...